Torino sogna in grande con le Nazioni Unite e pensa a un laboratorio Internazionale di innovazione

L’International training center ILO delle Nazioni Unite di Torino si prepara a regalare un laboratorio d’innovazione nell’ambito del programma UNTIL Lab con cui l’ONU vuole promuovere lo studio, la progettazione e l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate.

UNTIL lab – attraverso l’impiego di tecnologie all’avanguardia come blockchain, artificial intelligence, internet of things, fintech, drones e autonomous mobility – mira a sviluppare e favorire l’utilizzo di soluzioni innovative per rispondere alle sfide dello sviluppo sostenibile.

Durante il workshop di venerdì 11 ottobre ospitato all’International Training Centre ILO, sono intervenuti la sindaca Chiara Appendino, la ministra all’Innovazione tecnologica e digitalizzazione, Paola Pisano, e Marco Pironti,  assessore a Innovazione e Smart City della Città di Torino.

“Qui c’è un ecosistema che sta lavorando molto sul tema dell’innovazione come strumento di sviluppo del territori. Alcune sperimentazioni sono già in atto e la nostra città è un esempio a livello nazionale: può fare la differenza per far capire come l’innovazione può toccare le persone nella loro vita quotidiana. La tecnologia migliora il servizio alle persone. Insieme al sistema industriale e universitario faremo di tutto per convincerla” commenta Chiara Appendino, sindaca di Torino. Per la città sarebbe un importante riconoscimento internazionale. “Entrare in una rete internazionale sarebbe molto importante, significherebbe nuove assunzioni, relazioni, competenze e un ulteriore elemento di sviluppo per la nostra città “.

E anche il tessuto industriale è pronto a fare la sua parte. “A fronte di un’analisi della possibilità di stabilire qui un laboratorio internazionale siamo a disposizione per creare le condizioni affinché trovino le condizioni ideali per insediarsi, eliminando eventuali ostacoli”, commenta Dario Gallina, presidente dell’Unione Industriale di Torino.

“La tecnologia è l’elemento fondamentale per rispondere alle necessità di nuovi potenziali clienti. Che possono essere enti e pubblica amministrazione, ma non solo loro. Come territorio possiamo essere di ispirazione per le altre città nel creare nuove imprese innovative. Ma è anche una sfida di comunicazione: noi sappiamo quello che siamo in grado di fare, ma spesso non siamo capaci a farlo sapere agli altri. Creare un hub che possa supportare start up e altre realtà rende più forti, crea una catena di valore che rimanendo isolati si perderebbe” dice Paola Pisano, già assessore comunale e oggi ministro all’Innovazione.

Fonte: Sciullo M., Torino sogna in grande con le Nazioni Unite e pensa a un laboratorio internazionale e pensa a un laboratorio Internazionale
d’Innovazione, 11 ottobre 2019, torinoggi.it